CHI TI HA DATO LA PATENTE?

Una delle domande più affascinanti che l'Homo si sia posto è se esistano altre Creature Viventi oltre a quelle presenti nella Terra.

A tale domanda ognuno di noi dà una risposta più o meno personale, più o meno corredata di conoscenze scientifiche più o meno fantasiose.

Tutte queste risposte, dalla più seria [seria perché? La serietà come la determiniamo, in base a che cosa?] alla più fantasiosa [idem come prima], sono degne di essere espresse, ascoltate e anche discusse.

Possibile che il nostro Creatore si sia limitato a fancazzeggiare solo su questo piccolo Pianeta? Possibile che in tutto l'Universo o negli altri non vi sia una forma di Vita Intelligente?

La Scienza Statistica ci dice che è probabile che questo sia vero e cioè che esistano tantissimi [ma ne basterebbe uno]che potrebbero ospitare una qualche forma di Vita.

In una puntatona di Alberto Angela, un illustre scienziato americano, ma di origine italiana [avete notato che quando si deve avvalorare una tesi, anche la più strana, si intervista sempre uno scienziato americano e se poi lo si vuole anche rendere simpatico allora lo si cerca pure di origini italiane. Lo stesso accade negli altri Paesi. Per esempio in Cina troviamo Alby Ange-Lee-ne che intervista uno scienziato cino-americano...etc. L’ospite del Grande Alby sosteneva la probabile esistenza della Vita, ma non così altrettanto probabile di quella INTELLIGENTE. Di INTELLIGENTE, probabilmente, ci siamo solo NOI

A sostegno di quanto affermato dall'Italo-americano scienziato ci si metteva pure la Religione, ribadendo il fatto che nelle Sacre Scritture non si parla affatto di Altri Esseri nel Creato [a parte le schiere angeliche/demoni] oltre a noi.

E la Filosofia che dice?

La Filosofia ammette la possibilità che esista una forma di Vita oltre alla Terrestre, ma sull'INTELLIGENZA ci va cauta.

Cauta perché l'intelligenza potrebbe rivelarsi un vero e proprio Boomerang, ritorcerci contro.

Per prima cosa dobbiamo definire l'intelligenza: Che cos’è l'intelligenza?

L'Homo s’è sempre fatto questa domanda ma è solo riuscito a darsi risposte stupide.


Riflettevo su quale base noi definiamo od etichettiamo una persona, un essere, una idea, etc intelligente. 

Per poter "valutare" qualcosa dobbiamo per forza porla in relazione ad una unità di misura o ad un modello e, di questi "metodi" o "modelli" di valutazione ne esistono tanti. Ma queste sono valutazioni scientifiche, difficilmente applicabili al nostro quotidiano.

Pensate se ogni persona che incontrate vi sottoponga o lo fate voi, ad uno di questi test. Ridicolo ed anche imbarazzante.

Meglio far pensare di avere a che fare con uno stupido che non dimostrarglielo [o lui a voi, test alla mano].

Ma chi ha dato la Patente di Intelligente ai vari scienziati? In base a chi o cosa hanno definito il livello minimo di intelligenza?

Io, se dovessi definire un limite inferiore al quale far dipendere ad esempio la capacità fisica di una persona, prenderei come termine di paragone ME STESSO. Quindi, dovendo definire il limite minimo necessario per essere ammessi ad una gara di salto in lungo, prima salto io, vedo dove arrivo e utilizzo quella distanza come limite inferiore oppure, per non dire che sono al limite inferiore, l'accorcio di un buon 10 per cento.

Quindi se è vero che questi Scienziati hanno messo come limite inferiore, per delimitare il confine tra l'Essere Homo Stupido ed Essere Homo Intelligente un certo QI, chi ci assicura che non sia pure il loro? E allora che valore ha un Test sull'Intelligenza sviluppato da degli “Intelligenti borderline, quasi cretini? 

E allora, come facciamo? In base a chi o a che cosa lo valutiamo?

La risposta più ovvia è .in base a NOI e cioè in base alla nostra esperienza, in base alla nostra Consapevolezza.

E sì, il primo termine di paragone è la nostra "presunta" INTELLIGENZA. 

Valutiamo l'intelligenza degli altri in base alla nostra.

Ma qui comincia a delinearsi tutta una serie di considerazioni e di problemi.

Innanzitutto il "darsi dell'Intelligente” è, oltre che presuntuoso, pure da stupidi.

Ma anche sentirsi dare dell’Intelligente potrebbe essere un problema, potremmo pure offenderci.

Mettete il caso che uno Scemo, a nostro modo di vedere, ci dica “Lei è Intelligente” ci verrebbe il legittimo dubbio che egli veda in noi la sua stessa intelligenza [stupidità a nostro modo di vedere].

Potremmo definire l'intelligenza in base alla Conoscenza, al Sapere ma una cosa è ripetere termini difficili, dare definizioni a memoria o riempirsi la bocca con citazioni. Altro è dimostrare di aver capito, eppoi Socrate diceva “IO SO DI NON SAPERE”. Secondo il nostro presupposto, Socrate sarebbe stato un Cretino Consapevole.

E allora? Prima di definire intelligenti o stupidi altri Esseri meglio pensarci bene. Magari loro ci considerano degli Stupidi e non valiamo nemmeno la pena di essere contattati. 

Mi fa sorridere l'idea che mandiamo un messaggio nello Spazio chiedendo se sono Intelligenti e quindi di risponderci. Ma vi sembra una cosa Intelligente e soprattutto Carina farlo? Senza contare le possibili fregature. Dopotutto a pensarci bene molte pubblicità truffa dicono propri così.

SE SEI INTELLIGENTE, DOTATO, BELLO ETC, CLICCA QUI o fanno leva sul nostro narcisismo intellettuale “SOLO IL 2% DELLE PERSONE CAPISCONO QUESTO GIOCO” e di solito ti becchi un VIRUS o un DIALER [un dialer, chi se li ricorda questi spauracchi?]. 

Meglio non cliccare, si fa più la figura da furbi ed intelligenti.

Quindi potrebbe darsi che LORO, gli alieni, considerino tutti i messaggi del SETI (Search of Extra-Terrestrial Intelligence, www.seti.org ] o quelli inviati “via posta ordinaria” [come con il VOYAGER] come delle colossali SPAM.

Credo che stiamo sbagliando tutto sulla ricerca di Vita Extraterrestre e che dobbiamo cercare un modo meno Stupido per dire agli altri che siamo Intelligenti.

Ma forse è meglio non dirlo, non farlo sapere. Non si sa mai, meglio da soli che in compagnia di qualche Cretino o, peggio, essere noi la parte Cretina dell’Universo.

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