LEI NON SA CHI SONO IO
E meno male, aggiungo io. Se il buongiorno si vede dal mattino, uno così non lo voglio conoscere.
Eppure nel mondo ci sono miliardi di persone delle quali non sappiamo nulla, e non ce ne può fregare di meno di conoscerle.
Tuttavia, per altrettanti miliardi di persone la cosa sembra essere un peso.
Andy Warhol affermava che ognuno di noi avrà, prima o poi, 15 minuti di notorietà.
Durante un'estenuante mattinata lavorativa, questo aforisma warholiano ha cominciato prepotentemente a intasare le sinapsi del mio cervello.
Beh, non è che abbia trovato una strenua resistenza e comunque non è che ne avesse tante da occupare.
Volevo anch'io i miei 15 minuti di popolarità.
Più facile a dirsi che a farsi. Non è che ci sia una troupe televisiva o un giornalista o quant'altro per soddisfare all'istante questa voglia di popolarità.
L'unica cosa è, quindi, aspettare pazientemente che la cosa capiti, aspettare il proprio turno.
Sì, aspettare, ma quanto? Quante persone ci sono prima di me?
In questi casi di mancanza d'informazioni circa la nostra collocazione nello spazio, conviene ragionare secondo la casistica peggiore, e cioè che siamo gli ultimi della fila. Come nella sala d'attesa dal medico. "Chi è l'ultimo?"... TU!" [È LEI! se si tratta di una sala d'attesa fatta da persone educate].
Attualmente la popolazione mondiale è di circa 8 miliardi di persone e, facendo i debiti calcoli, attribuendo 15 minuti a ognuno di loro, beh!, fanno circa... cavolo... 834.000 ANNI!
Troppi!! Non posso farmi tutta questa fila per soli 15 minuti. E poi a che pro?
In 15 minuti che cosa fai? Che cosa dici? Rischi pure di farci una figuraccia. Magari, emozionato dalle telecamere o bloccato dal microfono, potresti fare pure 15 minuti di scena muta. Una tragedia e che fregatura.
Dobbiamo prepararci un po'. Mettere su uno spettacolino, magari qualche buona barzelletta, un giochino di prestidigitazione, una canzone, un balletto o chissà cos'altro. Mi sembra più che altro la Corrida: dilettanti allo sbaraglio. Magari mandare a quel paese qualcuno [con la doppia conseguenza di anticipare i 15 minuti di notorietà di quella o quelle persone].
Un'altra cosa da considerare è come vestirsi: insomma, voglio fare la mia bella figura. Vorrei apparire al meglio. Mettiamo che vi tocchi mentre state in bagno oppure in piena notte o magari mentre siete in piena crisi di diarrea [cagotto in veneto]. Spero che ci preavviseranno, che ci arrivi un messaggino SMS sul cellulare che ci informi che da lì a un'oretta, almeno, avremo i nostri 15 minuti di notorietà. Darci il tempo di una doccia, di un po' di trucco (almeno per le donne). Ma ho paura che non ci invieranno nessun SMS.
Chissà che numerino leva-code, come quello dal salumiere, ho? A che punto di questa immensa fila starò? Senza contare gli immancabili furboni che ti passano davanti, e se ti scappa di fare la pipì, perdi il posto in fila? Che dubbi, mi stanno uccidendo! Non riesco più a lavorare. Devo trovare una soluzione al più presto.
A questo punto io ci rinuncio. Rinuncio ai miei 15 minuti di notorietà. Troppa attesa, troppi rischi. Chissenefrega! Meglio ignoto, anonimo o conosciuto da una nicchia di poche ma interessanti persone. Non mi voglio globalizzare, e poi, magari diventerò FAMOSO proprio per questa mia ANONIMIA. Sarebbe un bel paradosso, no?
Meglio essere un illustre anonimo che un comune conosciuto?
Sapete che cosa faccio? Metto in vendita il mio numerino. Sì sì! Almeno ci guadagno qualcosa. Magari l'ultimo della fila potrebbe risalirla, risparmiando un sacco di tempo. E io potrei impiegare meglio il tempo dell'attesa in qualcosa di più utile...
Quasi quasi potrei mettere su un'agenzia per gestire al meglio il tutto. Una sorta di agenzia immobiliare dove far incontrare quelli che della fama non gliene può importare di meno e quelli che invece non aspirano ad altro. Potrebbe essere un'idea, no? Che ne dite?
Dai, fatemi sapere se qualcuno di voi è interessato e che cosa farebbe in quei 15 minuti. Forza, sono curioso e comincio io. Metto all'asta il mio numerino. Base d'asta: 100 euro.
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