NON MENARE L'ALIENO CHE DORME

Durante la kermesse sanremese, la programmazione televisiva delle altre emittenti concorrenti è risultata piuttosto scadente. Comprensibile, considerando che trasmettere qualcosa di qualità, per quanto interessante, contro la "Corazzata Sanremo" sarebbe stato un "massacro" in termini di Auditel. Tuttavia, non tutto Sanremo merita di essere seguito, e ogni tanto si fa un po' di zapping.

È proprio durante uno di questi salti tra canali che mi sono imbattuto in alcuni dei grandi classici del cinema sugli ALIENI. I film seguono il solito cliché: gli alieni arrivano sulla Terra, ci minacciano mostrando la loro tecnologia avanzatissima e i nostri sistemi d'arma, pure quelli degli USA, risultano inutili. Dopotutto, se nemmeno gli americani riescono a fermarli, figurarsi noi.

Ovviamente, per esigenze di copione e per non farci passare una brutta serata o creare ansie da apocalisse aliena, la trama prende una svolta positiva. Un gruppo ristretto di protagonisti scopre il punto debole della Flotta Imperiale Aliena e riesce a sconfiggerli. Il team è solitamente composto da uno o due scienziati nerd e un po' sfigati, un militare con una "fedina" talmente sporca che nella realtà al massimo guiderebbe l'autospurgo della base, ma che ha completato ogni possibile corso di formazione militare, giusto per tenerlo lontano.

E poi c'è l'immancabile strafiga che, dal secondo tempo in poi, impara a maneggiare armi complesse, a difendersi e a uccidere senza battere ciglio, il tutto mantenendo pose seducenti e indossando abiti, anche di fortuna, incredibilmente sexy.

Il punto debole degli alieni è sempre qualcosa di banale. In "La Guerra dei Mondi" sono alieni "no-vax" che, senza alcuna protezione, si ammalano di infezioni terrestri. In altri film, vengono sconfitti da un attacco informatico lanciato da un improbabile PC casalingo con un modem 54k. In "L’invasione dei mostri verdi" del 1963, il loro punto debole è la normalissima acqua marina.

A questo punto, perché non potrebbe andare così? Immaginate: "La Terra è ormai conquistata da cozze aliene alte quattro metri e altri frutti di mare. Un gruppo di superstiti, asserragliato in un negozio di frutta e verdura sulla costiera sorrentina, scopre per caso che le cozze aliene sono vulnerabili ai limoni. Le affettano e le lanciano contro, provocando dolori e la loro caduta. Caricando i Canadair con succo di limoncello di Sorrento, i superstiti distruggono gli invasori e festeggiano con linguine allo scoglio e 'cuoppi' di frittura al molo Beverello di Napoli.

Ma questo accade solo nei film, direte voi. Nella realtà, alieni capaci di viaggi intergalattici, magari provenienti da altri universi, piegando le leggi della fisica a loro piacimento e non perderebbero tempo a fare gli amichetti. Attaccherebbero subito, come in "La Guerra dei Mondi", ma stavolta indossando FFP2 e vaccinati alla decima dose.

Tuttavia, gli eventi recenti danno speranza: si parla di UFO abbattuti dall'aeronautica statunitense, e sui social si teme un'invasione aliena imminente. Ma se fosse vero, significherebbe che una civiltà avanzata, capace di cose mirabolanti, potrebbe essere abbattuta da un semplice caccia con 120 anni di sviluppo tecnologico? Gli alieni non fanno più paura? No? NO!

Anzi, abbattere un UFO potrebbe essere un errore, un gravissimo errore. Se anche loro fossero esploratori pacifici, come le nostre sonde spaziali, disarmate e cariche di curiosità scientifica, attaccarli li spingerebbe a reagire, venendo a conoscenza pure del nostro potenziale bellico. Immaginate se qualcuno distruggesse la nostra sonda Voyager, che fluttua pacificamente nello spazio dal 1977.

Quindi, se dobbiamo interagire con questi UFO, dovremmo farlo pacificamente, trattandoli con rispetto. Proprio come speriamo che sia trattata la nostra Voyager, ambasciatrice silenziosa dell'umanità nell'universo infinito. 

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