AI CONFINI DELLA REALTÀ
In questi giorni è salita alla ribalta della cronaca la vicenda, dolorosa e tragica, della Pandemia.
In particolare la gestione della Pandemia, circoscritta ai primi giorni da quando si sono avuti i primi decessi.
L’ipotesi di reato per i PM è che chi doveva prendere decisioni e chi li doveva consigliare, abbiano ritardato nel farlo, determinando così la morte di migliaia di persone ritenute evitabili.
Per prima cosa vediamo di fare un piccolo inquadramento storico:
-12 gennaio 2020: l’OMS conferma la scoperta del virus SARS-CoV2;
-30 gennaio 2020: il virus fa la prima comparsa in suolo italiano. 2 turisti provenienti dalla Cina risultano positivi al SARS-CoV2 [il virus], cioè non erano MALATI di COVID-19 [la malattia];
-31 gennaio 2020: il Governo sospende tutti i voli [diretti] provenienti dalla CINA. È il primo Governo europeo a farlo.;
-17 febbraio 2020: si presenta all’Ospedale di CODOGNO [LO] il “Paziente 1”, positivo al virus, accusando sintomi influenzali e dichiarando di non essere mai stato in CINA o aver avuto contatti con persone ivi provenienti;
-21 febbraio 2020: Viene rilevato il primo focolaio di COVID-19 [la malattia] con il ricovero di n. 16 pazienti a CODOGNO [LO], diventati 152 il 22 febbraio [in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana] e con i primi morti segnalati a VO’ [PD] e CASALPUSTERLENGO [LO];
-23 febbraio 2020: 10 Comuni lombardi vengono messi in lockdown e la chiusura delle Scuole e Università nel Nord Italia;
-27 febbraio 2020: La Regione Veneto ordina lo screening totale di tutti gli abitanti di Vo’ [PD] e su 6800 tamponi solo l’1,7% sono positivi. Piccola “nota di colore”, il Sen. Matteo SALVINI posta un video dove chiede l’apertura di tutte le attività per “tornare a vivere, vivere, vivere”;
-03 marzo 2020: i casi in tutta Italia sono 3089, i decessi 107 e i guariti 276;
-05 marzo 2020: Viene sospesa la didattica in presenza in tutte le scuole italiane, inizia la Didattica a Distanza [DAD];
-09 marzo 2020: con DPCM si vietano gli spostamenti non necessari, le attività sportive, museali, manifestazioni ed eventi, etc [inizio del Lockdown] ;
-11 marzo 2020: con altro DPCM si sospendono le attività commerciali al dettaglio, ristorazione, celebrazioni religiose e assembramenti nei luoghi pubblici;
-22 marzo 2020: altro DPCM con divieto di spostamento da e verso qualsiasi Comune e la lista delle attività commerciali che devono essere sospese:
-04 maggio 2022: primo allentamento delle misure di contenimento [fine del Lockdown];
-18 maggio 2020: riapertura di tutte le attività commerciali al dettaglio, le parrucchiere e le funzioni religiose;
-25 maggio: ripresa delle attività sportive;
-03 giugno 2020: ripresa della libera circolazione fra Regioni;
e ci fermiamo qui, la cronistoria degli avvenimenti non è oggetto di questa Bustina.
Dalla semplice lettura degli avvenimenti e delle scelte politiche e amministrative effettuate dal Governo e dagli Amministratori locali, sembra rimandare a una situazione di grande concitazione, di raccolta di dati e della loro elaborazione scientifica da cui far scaturire provvedimenti che per tutte le generazioni post guerra viventi in questo Paese, erano da affrontare per la prima volta: la limitazione della Libertà personale, del Lavoro, del conforto della Religione, dei propri cari, etc.
Mi fermo un attimo e cerco di mettermi nei panni di chi ne aveva il peso e le responsabilità. Il Governo, gli Amministratori locali e chi è stato chiamato a far parte del Comitato Tecnico Scientifico [CTS] e ripercorrete gli eventi cronologici, i numeri dei contagi e dei morti, e la gravità delle decisioni prese.
Provateci anche voi a pensarvi al loro posto.
Ricordo le polemiche di quei tempi, le critiche della politica che stava all’opposizione e anche qualcuna dell’allora maggioranza. Le interviste a personaggi più o meno competenti [spesso meno] che sentivano il dovere di criticare qualsiasi decisione, stando col cronometro in mano per constatarne il ritardo. In tutto questo, per la Legge dei Grandi Numeri, qualcuno ci azzeccava pur sparando a caso, senza prove [leggi la Bustina n. 24]. Tanti Maghi di Vigasio che per constatazione scientifica postuma vedevano avvalorato un loro “terno al Lotto”.
E questi sono stati solo i più evidenti, quelli che entravano in scena per il loro spettacolino da 15 minuti di popolarità. I più subdoli erano quelli che lavoravano dietro le quinte, quelli che premono sugli Amministratori locali perorando interessi limitati e che se ne fottono di quelli di tutti gli altri.
Lo vediamo bene per certe categorie che mantengono il loro Status Quo, trasformando, di fatto, una licenza temporanea in una proprietà privata.
L’inchiesta dei PM si gioca col cronometro in mano. La discriminante la si fa con i dati certificati DOPO ed elaborati con calma e non su quelli disponibili al momento ricevuti durante il marasma generale e per i quali, in tutta franchezza, trovo abbiano avuto tempi di risposta decisionale inusitati per lo standard nazionale.
Ci siamo mossi ai confini della Realtà conosciuta, in uno Spazio inesplorato, con Tempi relativistici, e senza Dati se non quelli raccolti viaggio durante, come l’astronave di Interstellar vicino a Gargantua.
Ma ora, dopo 3 anni di calcoli, di dati, di “senni di poi”, è tempo di processare Mosè per come ha gestito l’Esodo.
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