C’È DEL MARCIO IN DANIMARCA
Quante volte non abbiamo pensato, sognato di avere un qualcuno che ci faccia le veci?
Un altro Noi stessi che ci sostituisca nell'esecuzione di qualunque altra attività.
Soprattutto se spiacevole o noiosa oppure anche per svogliatezza [più probabilmente].
Avere una copia esatta di noi stessi, un Clone al quale dare l'ingrato compito di "recitare" la parte del Dott. JECKYLL e lasciare a noi il piacere, la meravigliosa sensazione di essere realmente Noi Stessi: di essere Mr. HIDE.
E sì, perché sono convinto, fermamente convinto, che il vero nostro Essere sia quello caratterizzato dalla parte peggiore di noi.
Le convenzioni sociali, la morale pubblica, l'Etica, i Tabù ed ogni altra "costrizione" culturale, morale, sociale, religiosa, etc, servono proprio a uniformarci, a instradarci, arginarci, costringerci verso la "retta" via.
E già qui ci si amara la bocca. Si sente che qualcosa non va che qualcosa tenta di "impedirci" di Essere Noi stessi.
“Essere o Non Essere” come Shakespeare, il Veronese d'oltre Manica, fece dire al suo Amleto che pagò con la Vita la sua scelta di Essere.
Willie lo ha immaginato come PAZZO, mostrandoci a cosa si può andare incontro scegliendo la prima opzione.
E sì, perché scegliere di Essere significa scegliere di stare Fuori. Fuori dalle convenzioni dette prima.
La Società ha paura delle Individualità. Le ha sempre temute perché è insito nel termine stesso, in antitesi con se stessa: Individualità nemica della Società.
Paradossalmente l'insieme delle Individualità vengono annullate, assumendo una “Individualità collettiva” e seguendone il Comune Destino.
Immaginate un Corallo. Scientificamente è una Colonia di piccoli animaletti. Esseri Unitari che, teoricamente, potrebbero vivere pure da soli ma appartenendo ad una "Società" per motivi di sicurezza, di Mutuo Soccorso, perdono questa autonomia seguendone il Destino Comune e morendo se anche solo una parte della "Società" muore.
L'Homo, anch’esso un animale, potrebbe vivere senza nessuno. Semplicemente Essendo Se stesso.
L'Homo è un Essere NON Naturalmente Sociale ma "Forzatamente", "Convenientemente" Sociale.
Obbligato alla Convivenza solo perché Madre Natura lo ha Ipodotato di ogni qualità fisica di autodifesa ma dotandolo di un'Arma di Distruzione di Massa non "fisica", ma capace di qualunque cosa: il Cervello.
Costretto quindi ad aggregarsi per difendersi dagli animali, dagli altri gruppi, siano essi di Homo invasori o Competitori Commerciali.
Ma tutto questo ha un prezzo: il NON ESSERE.
Spesso sento persone dire “IO SONO SEMPRE ME STESSO. FACCIO SEMPRE QUELLO CHE VOGLIO” Beh, quelle persone sono le Meno Se Stesse che si possano incontrare.
Il solo fatto di doversi confrontare con un altra persona e si passa dal SONO al SIAMO si perde l'Individualità. Si diventa Società, si scende a Compromessi.
Sarebbe bello poter avere un Clone, uno Pubblico, Sociale e rimanere Individui. SOLI ma Individui.
Ma non è possibile. Siamo condannati alla Convivenza, mettiamoci l'Anima in Pace.
Anche perché, parliamoci chiaro, se avesse prevalso l'Individualismo l’Umanità si sarebbe estinta da un pezzo.
L’Homo ha perso la sua capacità di essere INDIVIDUO e riesce solamente ad illudersi di esserlo. Paradossalmente si sente INDIVIDUO solo se ha un gruppo di persone che lo seguono, che lo imitano, che si fanno influenzare da lui. Ma è solo ILLUSIONE. Infatti, a sua volta, anche lui è influenzato dai suoi follower. Insomma, non se ne esce.
Siamo tutti parte della stessa colonia di corallo.
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