OSTERIA DEL VATICANO


Nella convivialità fra amici il formalismo del linguaggio, spesso, è meno attento e corretto e si “adegua” al sentire condiviso comune del gruppo.

Accade fra gli amici del calcetto, nelle cene d’Ufficio, nelle nostalgiche occasioni fra camerati e, non sorprende, che accada anche se quel gruppo di “amici” siano dei Vescovi e Cardinali, fra i quali pure il Papa.

Papa Francesco, pare [ci si rifà a delle indiscrezioni], parlando dell’opportunità di ammettere nei Seminari cattolici anche ragazzi con orientamento omosessuale, abbia detto di evitare perché c’è già “troppa frociaggine”.

Il termine sembra troppo sboccato e “gergale” per essere stato detto da un Papa, soprattutto non italiano, ma tant’è e la cronaca, vera o falsa, oramai ha assurto valore di Verità.

La Chiesa, anche se non ufficialmente, ha lanciato il suo anatema: Niente seminario per chi ha un orientamento sessuale che ritiene essere un “PECCATO IMPERDONABILE”.

Ora, questo definirlo un PECCATO IMPERDONABILE da parte di una Chiesa la cui Divinità per “statuto” e a suo dire PERDONA TUTTO e TUTTI, fa un po’ pensare.

Soprattutto se ci guardiamo intorno, ascoltiamo un telegiornale, ci facciamo un esame di coscienza. Di brutture nel Mondo, davvero difficili da perdonare da parte di noi Uomini, ce ne sono davvero tantissime. Ma noi siamo imperfetti e in preda alle nostre miserie umane, ma la Divinità è o dovrebbe essere al di sopra di tutto questo e vedere ben oltre, guardando alla nostra Anima e alla nostra Sincerità.

Qualcuno a questo punto potrebbe obiettare che la Chiesa non è contro l’omosessualità in quanto PECCATO ma è contro quello che, per la Chiesa, è un abominio contro natura.

Il concetto di cosa sia contro o naturale è al quanto indeterminato. Il concetto stesso di Natura è talmente ampio che possiamo tranquillamente dire che se esiste in Natura allora è naturale.

Allora il CONTRO è solo una categorizzazione del tutto arbitraria posta in essere dall’Uomo e questo ha il limite di essere valido solo in determinate circostanze di Tempo e di Spazio. Quello che è considerato contro natura, peccato, qui e ora, può non esserlo più un domani o nello stesso Tempo altrove.

La Chiesa si rifà a quanto scritto da Uomini, sia pur ispirati dalla Divinità, che si dovevano rivolgere a una parte dell’Umanità in un determinato Tempo e Luogo. Questo ha comportato il doversi adattare alla morale e all’etica politico-sociale di quel dato momento. È impensabile che una Società con una morale ed etica profondamente sviluppata e accettata cambi improvvisamente paradigma di punto in bianco perché qualcuno sostiene di averla ricevuta in ispirazione divina.

Lo stesso Cristianesimo ha dovuto attendere secoli per affermarsi e nel frattempo subire persecuzioni, fino a quando non è stato lui stesso, il Cristianesimo, persecutore e ostacolo ad altre Fedi, altre morali, altre etiche, anche loro con la pretesa di essere ispirati da una Divinità.

L’Uomo è la misura di tutte le cose, sosteneva Protagora ed è proprio così e la Divinità è sempre stata al servizio e giustificazione delle sue scelte.

La presunta boutade di Papa Francesco sulla “troppa frociaggine” nei Seminari non scandalizza e preoccupa per la richiesta in sè di non ammettere chi ha un orientamento sessuale condannato dalla Chiesa, cosa peraltro legittima in una organizzazione religiosa. Dopotutto nei Seminari non possono essere ammesse le Donne, per dire. Pensate, però, se giustificasse questo divieto apostrofando le Donne come “C’è già troppa TROIAGGINE”, ma per la potenza dirompente e scatenante l’Odio potenziale sempre più costretto dal progresso della Civiltà nel porsi nei confronti delle Persone, dei suoi diritti e della sua dignità.

Quando la massima autorità morale-etico-religiosa della più grande Fede del Pianeta si esprime in questi termini nei confronti di altre Persone, fra le quali sicuramente molti credenti, allora è uno stigma, una “fatwa” nei loro confronti. Soprattutto in un Società dove la lotta per essere riconosciuti come Persone, per avere pari diritti e dignità è ancora in corso e spesso ostacolata con la violenza da parte, ovviamente, di chi questi problemi non li ha e non li vive.

Con questa frase del Papa si aprono, e si può già leggere nei media e nei social, le cateratte dell’Odio, della strumentalizzazione e speculazione politica. Si rende ancor più difficile la vita di chi ha un orientamento sessuale differente, orientamento che persegue la Natura universale dell’Amore. E dove si segue l’Amore non può esserci PECCATO.

“Amatevi l’un l’altro”, si è raccomandato Gesù senza specificare il rapporto fra i generi e così, credenti o no, seguiamone il consiglio.

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