TUESDAY BLOODY TUESDAY
La maggior parte della gente ha una paura innata e irrazionale per la Natura o i suoi fenomeni, come la paura dei Vulcani dei Ghiacciai, temporali, mareggiate. Altre persone hanno paura di situazioni come la paura degli spazi aperti o quelli chiusi, paura del buio. Altre hanno paura degli animali come i ragni, i serpenti, le lucertole gli insetti e questi li capisco un po’ di più. Alcuni animali possono essere davvero brutti e fare senso aldilà della loro pericolosità intrinseca.
Infine ci sono quelli che hanno paura delle persone in senso generale chi ha paura delle Donne o degli Uomini, paura di chi ha un orientamento sessuale o una percezione di sé differente dal proprio, paura di chi non ha il proprio colore della pelle o la stessa Religione, etc.
Insomma, l'Universo delle fobie è davvero vario e vasto.
E voi, di cosa o di chi avete paura? Cosa vi fa perdere l'autocontrollo al punto di scattare come molle? Magari seduti comodamente sulla corriera andando a lavoro, alla vista di una vespa o di un cimiciotto bombardone, sì, quelli verdi che trovi tra la biancheria e che se li tocchi emettono un gas puzzolente per allontanare i nemici.
Ho visto un documentario sul Cimiciotto su QUARK di Alberto Angela; 2 ore di puro divertimento.
Alby renderebbe interessante e gustosa anche la trasmissione sulle differenze del numero 740 nelle varie Regioni d'Italia.Per esempio a Milano il 740 è un modello per la Dichiarazione dei Redditi, a Roma è un Autobus dell'ATAC, a Napoli sono le 8 meno 20 e a Palermo il calibro di un fucile.
Ma torniamo alle nostre PAURE. A quello che ci rende vulnerabili che ci fa apparire come dei deficienti.
La mia paura sono quei piccoli appuntiti tubicini di metallo che servono a veicolare delle soluzioni acquose di principi attivi, eccipienti e altre cose direttamente nelle parti anatomiche interessate, attraversando gli strati più esterni del nostro Corpo. Sfruttando il sistema Circolatorio principale e capillare, permettendo di raggiungere ogni parte del nostro organismo e bla bla bla bla. Insomma, per farla breve HO PAURA DEGLI AGHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
Una paura fottuta che mi mette in ansia settimane prima dell'Evento, facendomi passare un sacco del mio tempo prezioso in Ufficio a controllarmi il braccio e convincendomi che le vene siano visibili e grosse. Addirittura abituandomi al dolore autoinfliggendomi piccole punturine con le puntine da disegno, Mitridiate docet.
La paura deriva dalla mia infanzia ed essendo nato nella seconda metà sel secolo scorso, a fine Millennio [sono dell’anno dei Mondiali e la Regina d’Inghilterra era Pelè], non appartengo a quella PIC-INDOLOR GENERATION .
Ai miei tempi gli aghi erano aghi, altro che bau bau micio micio. Mi ricordo che veniva a casa signora Serrentina, una donnona senza età che da sempre svolgeva servizio punturistico a tutto il quartiere.
Credo che ci abbia visto più il sedere che la faccia. Tanto che ho sempre avuto paura di incontrarla, da grande, e di dovermi abbassare i pantaloni per farmi riconoscere. Un po’ come in “C’era una volta in America”, ricordate la scena dove….sì, quella.
Lei arrivava a casa e mia madre accendeva contestualmente due fuochi in cucina. Uno per la scatolina di metallo dove far bollire e sterilizzare la siringa di vetro regolarmente smontata e l'ago con la ghiera di ottone. Sempre quello per tutti, per tutto il Quartiere. Altro che usa e getta. Quello era Usa-Getta-Raccogli-Riusa...etc.
L'altro fuoco del fornello era per il caffè e finché il caffè non bolliva io ero tranquillo ed al sicuro. Ma ,inesorabilmente, il caffè bolliva e allora era solo questione di tempo. Ancora oggi, al sentire una moka bollire, pavlovianamente mi assale un brivido freddo di paura e mi guardo intorno aspettandomi di vedere spuntare la Sig.ra Serrentina.
Ma la mia non è una paura totale. La mia è più che altro una paura da Introduzione. Da buon maschietto, tutto ciò che ci viene introdotto o minacciato di introdurci ci spaventa.
Mi appello al Progetto di Dio. Non possiamo essere così presuntuosi da credere che Dio non abbia pensato, nella sua Onniscienza, di dotarci di un sistema per il prelievo del Sangue. Strumento rivelatosi così utile nello diagnosticare malattie e quant'altro.
Eppure comincio a pensare che l'analisi del sangue sia Invisa al volere di Dio.
Dio ha pensato all'analisi delle Urine, trovando la cosa buona e giusta visto che ci ha dotato di un sistema per l'emissione della stessa, adattandolo anche alle provette per la sua raccolta.
Mentre per il sangue NULLA di NULLA. Nessun “fatt’apposta”, una fessura, una ghiandolina, una appendice esterna…NULLA!!!
Anzi, la perdita di sangue è addirittura dannosa e dolorosa, un fatto grave, una iattura, un sintomo di qualcosa che non va.
Eppoi, in C.S.I. (SI ES AI), da un po’ di saliva sanno dirci tutto: altezza, peso, colore degli occhi, COSA SI è mangiato. insomma tutto! Ma l'infermiera dell'Ospedale di Borgo Roma a Verona, ora, me ne vuole levare addirittura 6 fialette? Qui c’è qualcosa sotto. Chiamate la Finanza, le Forze dell’Ordine, l’Esercito…io intanto...TEMPOREGGIO.
"Prego Signora!, Passi pure davanti a me.......no…non si preoccupi, non ho fretta."
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