DOVE STA ZAZÀ?
Sembra di dire una banalità ma ogni cosa in Natura, così come nella Vita, va verso un inesorabile declino.
Tutto deve Finire, tutto deve Concludersi prima o poi. L'Eternità è nemica della Vita, del progresso e dell'Evoluzione.
Ma l'Uomo ha sempre cercato L'Eternità, il lasciare testimonianza di sé anche nella sua breve esistenza. Grandi costruzioni, letteratura, musica, opere etc.
Ma anche nel tentativo illusorio di "rallentare" l'orologio inesorabile della Vita, grazie al ricorso della Scienza.
E se proprio non si riesce ad aumentare il tempo di Vita di tutto il Corpo, perlomeno cercare di aumentare la "vitalità" di qualche parte di esso.
A tal proposito mi sovviene un Aneddoto capitato ad una mia amica Farmacista alla quale un giorno, nel suo negozio, si presenta un Signore non più giovanissimo, sulla 70ina, diciamo un vecchio Leone vestito come un suo nipote. Molto Cool Trandy, fico insomma, avete presente? Il classico Tipo in crisi di mezza età da vent'anni.
Evidentemente il Leone aveva incontrato una “giovane Leonessa” e la cosa gli aveva risvegliato qualche antico richiamo della Foresta ma, per quanto uno abbia un Buon Udito e sia stato un Ottimo Direttore d'Orchestra, deve comunque fare i conti con la Sezione Fiati. Soprattutto con quel Clarinetto che non riesce a reggere tutta la Sinfonia, ma a malapena l'Overture.
E qui che il ricorso alla Biochimica aiuta il Clarinetto a reggere per almeno un Tempo Pieno, sperando in un favore della Critica e, magari, strappare un piccolo applauso.
Però il Paese è piccolo e la Gente, volente o nolente [più volente] s’impiccia e quindi bisogna utilizzare mota discrezione e usare “parole in codice”.
Ed ecco che il nostro Leone si reca in Farmacia e con un ammiccamento degli occhi, purtroppo nascosti dai grandi occhiali a goccia specchiati, chiede alla farmacista delle “Pastiglie VARDA”, quelle BLU.
La Farmacista, con la testa piena di pensieri, e inconsapevole dell’ammiccamento e del gesto della mano a indicare un “aumma aumma”, rifila al nostro tapino delle vere "Pastiglie VARDA" al nuovo gusto CURAÇAO [pron. Curasao], che sono appunto BLU.
Il Signore, meravigliato del basso prezzo rispetto a quello che gli avevano detto gli altri vecchi leoni del branco, paga e tutto eccitato va via con sottofondo di tintinnio di catenine e e il grip stridulo dellr scarpette da basket Nike Air Oversize.
M'immagino il Leone, presa la VARDA per rinfrescare l'alito spacciandola per una “VARDA”, muoversi lentamente nel suo Territorio e sicuro di sé avvicinare la sua “giovane Preda”, fremente come un 16enne in pieno tsunami ormonale, un brivido misto ad Eccitazione di confida nel buon risultato o, perlomeno, in una prestazione migliore se non si fosse "dopato".
Il cardiofrequenzimetro, regalo dei figli e nipoti preoccupati per la salute del suo cuore, comincia a fare BIIIPPP BIIIPPP... ma lui dissimula scherzosamente che si tratta di un radar per individuare le belle donne.
Finalmente ne aggancia una al supermercato [ottimo terreno di caccia], galeotta una consulenza su quale tipo di carbonella acquistare per un BBQ.
Dopo qualche spritz di “conoscenza e riscaldamento” finalmente il Leone "cala l'asso" e fa la proposta audace, pregustando un altro tipo di "calata d'asso".
Ci si ritira per un “day use” al locale Hotel MONTEMEZZI [l’hotel prende il nome del vanto di VIGASIO, Italo MONTEMEZZI ], e si sale in camera.
Lei lentamente si spoglia mostrando un corpo ancora piacente, lui comincia a togliersi i chili superflui, purtroppo solo quelli delle catenine e ninnoli vari, mentre la luce tremolante del caminetto elettrico colora di Rosso la stanza, facendo danzare sul Muro le Ombre dei due Corpi, tanto da sembrare un Ballo Tribale, un Sacrificio Virgineo per l'Adorazione del Dio Priapo.
Lui si gode lo spogliarello come Marcello MASTROIANNI si godeva quello di Sophia LOREN in “Ieri, oggi, domani”, ma il respiro si fa affannoso, il Cuore comincia a battere forte accompagnato dal BIP BIP del cardiofrequenzimetro che Lui porta al Polso. Ancora la battuta sul radar o un principio d'infarto? NO... LA SECONDA CHE HAI DETTO.
Lei è tentata di schiacciare il Pulsante Rosso del TELESALVALAVITA BEGHELLI ma Lui lo ingoia. “Ora NO!” Grida Lui.
Non può finire così ed ecco raccoglie tutte le forze e le salta addosso.
E… e… “al Momento Culminante, nel Finale Travolgente, NUN SE TROVA KIÙ A ZAZÀ… O MARONNA MIA!!!
Tutto intorno sembra accentuare il Naufragio, il fuoco finto nel caminetto si estingue, la Musica in sottofondo scema e si sintonizza su Radio Maria con la voce di Padre Livio che parla della Virtù della Castità e fuori dalla finestra una cornacchia gracchia lugubremente; Una Tragedia.
Il vecchio leone è al capolinea e la giovane Preda è, appunto, in preda al panico.
Nel tentativo di rianimarlo con un massaggio cardiaco, per una strana quanto fortuita coincidenza, si attiva il Salvavita BEGHELLI, quello che invia anche la posizione geolocalizzata e in meno di 10 minuti tutta la parentela si ritrova in Hotel.
Il Leone, disteso su una barella, viene caricato sull’ambulanza e parte verso l’Ospedale di Borgo Roma.
In camera rimangono vestiti da ragazzino sparsi per terra, chili di chincaglieria dorata, un sacco di carbonella per BBQ ma, soprattutti, una inspiegabile confezione di pastiglie VARDA al gusto curaçao.
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