"VOTTUTI"
Ah, la Democrazia: solo un voto, vero? No, rischi di rimanere “vottuto”...
Ehh, la democrazia! Quella bella illusione che ti fa pensare che basti infilare un pezzetto di carta nell’urna e puff, il gioco è fatto. Come se fosse una partita a Monopoli o a Risiko. Per molti, il voto è il momento clou della democrazia, tipo “adesso sono il re o la regina del paese, decido tutto io!” Peccato che non funzioni proprio così. Ridurre la democrazia a un “voto e via” è come dire che un ristorante è solo un posto dove si mangia: dimentichi i camerieri, il menù e soprattutto la cucina, da dove arriva il vero spettacolo [o il disastro].
Allora, vediamo un po’ cosa vuol dire davvero democrazia. Non è mica roba da bar, eh! È un casino di principi, regole e garanzie costituzionali che magari ti fanno sbadigliare, ma senza di quelle il voto diventa solo un modo elegante per farsi fregare.
La libertà di parola, di associazione, di culto… non sono solo slogan da poster motivazionali, ma il minimo indispensabile per non sentirsi un pesce fuor d’acqua in un acquario pieno di squali.
E poi c’è la separazione dei poteri! Immagina se tutto fosse nelle mani di un unico tipo: sarebbe come avere un solo chef in cucina. Fantastico se ti piace il suo stile, ma se ti ritrovi il pomodoro in ogni piatto, pure nel dolce, allora buon appetito! E la legalità? Fondamentale. Non vogliamo mica leggi a caso, tipo ordini un’insalata e ti arriva una pizza, no?
La storia ci ha insegnato che un governo eletto può trasformarsi in un incubo autoritario senza nemmeno troppa fatica. Prendi Hitler, per esempio: arrivò al potere rispettando tutte le regole democratiche, poi fece piazza pulita come un tornado in spiaggia. Legalità formale? Sì, ma legittimità democratica? Macché! Puoi pure fare le elezioni, ma se poi calpesti i diritti come fossero un tappeto da pulire, la democrazia se ne va a farsi benedire.
Ora, guardiamoci un po’ intorno. In Europa si stanno accendendo campanelli d’allarme. In Germania si parla di mettere al bando l’Alternative für Deutschland [AfD]. Non è censura, tranquilli, è solo un modo per difendere la democrazia da chi la usa come scusa per distruggerla. E in Romania? Hanno detto “no grazie” a certi candidati di estrema destra perché le loro idee sono incompatibili con i valori democratici. Partecipare al gioco democratico non significa poter cambiare le regole in corsa, eh! È come dire: “Puoi giocare, ma non barare.”
Ecco, la democrazia non è solo un voto, è un ecosistema di diritti, doveri e valori. È come un giardino: se non lo curi, le erbacce prendono il sopravvento e addio bellezza. La storia ci insegna che un voto senza garanzie è come una lama a doppio taglio. Quindi, la prossima volta che vai a votare, ricorda: non è solo un momento magico, è un impegno continuo. La libertà non è un regalo da mettere in un cassetto, è una conquista da tenere viva ogni giorno!
In conclusione, la democrazia è molto più di un semplice voto; è un’avventura complicata e affascinante fatta di diritti, doveri e valori. Il voto è solo l’inizio, non la fine. Quindi, mettiti il cappello da attivista, tieni gli occhi aperti e non mollare mai! La democrazia ha bisogno di te, non solo alle elezioni, ma tutti i giorni. Perché, alla fine, la libertà è come una buona birra: va gustata e rinnovata spesso, altrimenti ti ritrovi con un boccale vuoto e tanta amarezza.
E soprattutto la democrazia è anche una forma di governo dove le decisioni si prendono con il contributo di tutti e non di una sola persona... Ottima riflessione! Speriamo che presto si sviluppi una coscienza collettiva!
RispondiEliminaHai ragione, la democrazia è un po’ come un buon casatiello: più ingredienti ci metti, più è ricca e gustosa! Speriamo che presto tutti impariamo a mettere insieme i nostri contributi per creare una coscienza collettiva davvero saporita.
EliminaLa metafora del casatiello potrebbe essere una buona pubblicità! 😊
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