EVERSIONE STRAORDINARIA
La storia: sempre pronta a ripetersi, ma con un gusto per la scenografia che cambia col tempo. Negli anni Settanta ci si divertiva con le bombe nelle piazze; oggi ci accontentiamo di un titolo in grassetto e un paio di foto stock di facce scure, che fanno subito “minaccia”. Stessa logica, meno costi di produzione.
La fissa di specificare la nazionalità di chi ruba un motorino o rapina un bar non è un dettaglio neutro, ma un piccolo capolavoro di ingegneria narrativa: non serve a capire i fatti, ma a indirizzare la paura nella direzione giusta. È l’arte antica del “guardate là!”, la stessa del prestigiatore che distrae il pubblico mentre infila la carta vincente nel mazzo. Altro che cronaca: è ipnosi di massa a basso prezzo.
Ieri si facevano saltare in aria banche e stazioni per generare terrore diffuso, oggi basta un TG che ripete venti volte la stessa notizia, accompagnata da musichette ansiogene e faccioni indignati. Il sangue non serve più: ci pensa la ripetizione ossessiva a produrre il medesimo effetto collaterale, cioè un popolo convinto di vivere in uno stato d’assedio permanente. Pratico, economico, e soprattutto più televisivo.
Così, il cittadino smette di essere individuo e diventa pubblico. Pubblico da ammaestrare, da spaventare, da mobilitare al bisogno. Le vecchie cerimonie funebri con bandiere listate a lutto sono state sostituite dai talk show urlati e dai titoli binari: buoni contro cattivi, italiani contro stranieri, sicurezza contro caos. Una liturgia quotidiana che culmina sempre nell’invocazione dell’eroe muscoloso di turno: il solito “uomo forte” che, come un supereroe da fumetto, promette ordine e tranquillità in cambio di qualche libertà.
Ed ecco il colpo di genio finale: prendere la libertà di stampa – simbolo della democrazia – e usarla come arma di distruzione di massa culturale. Non per informare, ma per annebbiare. Non per emancipare, ma per addomesticare. In pratica, un paradosso perfetto: trasformare la stampa libera in una fabbrica di paure a ciclo continuo. La stessa tecnica di sempre, solo con più grafica, più share e meno sangue da pulire per terra.
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