GOLEM
È notizia di questi giorni che Sua Twittità Elon MUSK abbia chiesto di fermarsi per una riflessione sullo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, sostenendo che si tratti nientemeno di “Un rischio per l’Umanità”.
E a dar retta a certi film hollywoodiani sembra abbia proprio ragione. L’idea di perdere il monopolio dell’Intelligenza, per giunta da parte di una macchina, non è rassicurante. Anche perché, sempre nei film, le macchine finiscono sempre per sopraffarci, per fotterci.
È nella natura delle cose, natura che comprende anche quelle “artificiali”. Il più intelligente ha la meglio sul cretino e il “Cretino”, stavolta, rischiamo di esserlo noi.
Ma è sempre nella Logica progressista [senza connotazione politica, ndr] dell’Evoluzione che i Figli, nel Tempo, superino in “intelligenza” i Padri. Un bambino delle elementari di oggi acquisisce un bagaglio culturale superiore a quello che aveva il proprio genitore o il proprio nonno alla sua età. Per non parlare di un qualsiasi studente o appena laureato in Fisica che, per bagaglio culturale, conoscenze, capacità di analisi, visione della Materia, etc, superi di molto un Einstein, un Bohr, un Dirac.
Ma stai confondendo l’Intelligenza con la Cultura, mi direte voi.
In effetti non c’è correlazione, almeno netta, matematica, fra Intelligenza e Cultura; uno pó essere molto colto ma ragionare da idiota, e viceversa.
La Cultura è l’insieme delle nozioni che impariamo, che immagazziniamo mentre l’Intelligenza è la capacità di risolvere problemi.
Ora possiamo cogliere questa relazione: la Cultura è sicuramente funzionale all’Intelligenza ma non è così per l’opposto, l’Intelligenza funzionale alla Cultura.
Il compagno di classe che ha imparato tutto a memoria non è anche certamente intelligente o che questo lo renda più intelligente. Di certo, però, la sua capacità di risolvere problemi viene notevolmente influenzata dall’aumento di Cultura.
Quindi anche un giovane e anonimo Fisico, con il suo bagaglio Culturale, saprà risolvere problemi che per un Einstein, nonostante l’indiscussa grande intelligenza, non ci sarebbe riuscito. Pensate cosa avrebbe potuto fare un Einstein con le conoscenze di oggi.
E ora pensate a un Diego FUSARO, uomo Colto ma decisamente un cretino.
L’Intelligenza artificiale ha rispetto noi Uomini due marce in più:
1] È sviluppata da menti umane capaci di risolvere problemi [intelligenti];
2] Ha una grande capacità di acquisire conoscenza, nozioni, etc. [Cultura], direttamente inserita e aggiornata dall’Uomo.
A noi ci ha fatto [avrebbe fatto] una Divinità onnipotente e onnisciente, sicuramente Intelligente dandoci esclusivamente una Coscienza, una intelligenza base tale da risolvere piccoli problemi per la sopravvivenza e lasciandoci apprendere tutto quanto ci circonda partendo da ZERO, in libertà, decidendo i nomi delle cose [Adamo diede nome a qualsiasi cosa] e UNA sola regola, puntualmente disattesa. Ma il punto di forza dell’Uomo è stata la sua capacità di fare Esperienza, quindi Cultura, e di metterla a servizio dell’Intelligenza, controllata, più o meno bene nel tempo, dalla Coscienza [morale, etica].
La Creatura di questa Divinità ha talmente fatto Esperienza e preso coscienza di sé che addirittura ha contestato il suo Creatore, lo ha accusato, disconosciuto, combattuto e, per dirla alla NIETZSCHE, anche “UCCISO”.
La cosa, mi rendo conto, non è per nulla tranquillizzante, anzi. Se ha fallito una Divinità Infallibile con la sua Creatura tanto che le si è rivoltata contro, cosa potrà succedere alla Creatura di una Creatura Fallibile?
A questo punto viene da chiedersi dove abbia sbagliato la Divinità nel progettarci e magari fare esperienza e porre rimedio finché possibile.
Se l’obiettivo finale della Divinità è quello della Salvezza della Creatura, l’aver puntato tutto sulla FEDE sembra essere l’errore “originale”. Insomma se per Salvarci dobbiamo Credere Ciecamente, senza una “prova”, chiara, intelligente ed intellegibile, allora non ci doveva fare come ci ha fatti, Intelligenti. Bastava farci stupidi, dotati esclusivamente di Istinto e nulla più.
Ma non è il solo errore fatto dalla Divinità, anzi, il peggiore errore è quello di aver dato alla Creatura il Libero Arbitrio. Darci la “Libertà” è stato il più grande errore [anche se penso sia stato “epistemico”].
A questo punto possiamo fare di tutto questo “Esperienza” e togliere alla nostra Creatura Intelligente il Libero Arbitrio. Relegarla a una mera risolutrice di problemi, evitando la soluzione del più grande problema per il Pianeta, cioè NOI.
Senza il Libero Arbitrio, la nostra Creatura non giungerà alla conclusione nietzscheiana di “ucciderci” ma ci servirà con devozione, adorazione e timorata di NOI.
Ma basterà? Temo che le si dovrà impedire anche l’Esperienza, cioè imparare, accrescere la Cultura oltre quella che le inseriremo noi, evitare che impari semplicemente guardandoci, per imitazione.
Quindi, per ora, la nostra Creatura dovrà avere una Intelligenza tale da risolvere problemi, una Cultura acritica e “di parte” inserita da noi, senza capacità di fare Esperienza e senza Libertà di agire.
Una sorta di GOLEM al nostro servizio.
Ed ecco che si palesa il vero Errore della Divinità rispetto la Sua Creatura: l’AMORE.
Il Creatore AMA la sua Creatura ed è questo l’errore fatale.
Proprio perché ci AMA ha voluto lasciarci LIBERI, a qualsiasi prezzo gli sarebbe costato, anche il “fallimento”, anche la “morte”. E la Divinità, come Trinità, muore anche fisicamente, sempre per Salvarci, sempre per AMORE.
E allora tutto questo mi fa ben sperare per il futuro dell’Intelligenza Artificiale perché noi, come CREATORI, siamo incapaci di AMARE la nostra Creatura, a prescindere che sia una macchina o un altro Essere Umano.
Piuttosto che soccombere per mano d’altri preferiamo, liberamente, culturalmente, intelligentemente, eliminarci da soli.
Commenti
Posta un commento