HIC RODI HIC SALTA


Nella mia Esistenza ho sempre avuto una simpatia per chi affrontava la Vita partendo o agendo in una condizione di svantaggio. Ho sempre tenuto per gli Indiani d’America, per il pugile meno prestante, per le squadre di calcio palesemente inferiori al loro avversario e così via.

Il Potere, ancorché a volte meritato, mi ha sempre suscitato una certa antipatia, spesso perché chi è al Potere non solo lo ostenta ma eccede nell’esercitarlo su chi Potere non ne ha.

È più forte di me, se ascolto una discussione al Bar tendo ad intervenire, anche con veemenza, in difesa delle ragioni del soggetto debole della discussione.

Sia chiaro, non è che difenda a prescindere indifendibili, ma nelle discussioni in cui un “normale vannacciano” esprime tutta la sua pretesa libertà ad odiare un "anormale" allora io entro in una cabina telefonica immaginaria e mi trasformo in SUPER-TERSITE.

Lo stesso accade se sento magnificare attività e risultati senza relativizzare, contestualizzare, etc., oppure indicare come esclusiva a qualcuno la responsabilità una certa situazione o scelta nel passato.

Purtroppo i miei “superpoteri” si confrontano con chi il Potere non lo esercita, escludendo quell’illusorio momento in cui, davvero, entriamo in una “gabina” e per un minuto scarso esercitiamo il Potere costituzionale del Diritto al Voto.

Sono quindi un Supereroe solitario e per quanto attivo nei tanti bar del mio Paesello, non lo sono nemmeno del quartiere o del vicinato dove vivo, ancorché “amichevole” [cit.].

Quindi, non potendo esercitare la mia vena erista in difesa dei Deboli affrontando direttamente il Potere, mi affido a chi il Potere lo incontra e lo affronta quotidianamente.

Alcuni di questi miei Paladini sono dei giornalisti, i quali per la loro funzione di cronaca e informazione sono la nostra prima linea.

Ieri sera, mentre ascoltavo i vari TG [mi piace fare zapping e vedere come la stessa notizia viene riportata, enfatizzata o sottaciuta], il Chicco nazionale, dopo una sapiente preparazione per alzare l’attenzione del sonnecchioso spettatore, spara a tutto schermo il faccione del Potere, perlomeno dell’Attuale Potere, la Presidente del Consiglio Giorgia MELONI.

Sobbalzo dalla sedia, guardo mia moglie, distratta da un video tutorial su come fare una carbonara vegana [poi dicono che la violenza non sia mai giustificata…ma sorvoliamo], e mi preparo “al massacro”.

Pregustandomi una scena immaginata tante volte, tiro fuori dal frigo una birra familiare gelata, preparo una frittatona di cipolle e ovviamente rutto libero.

Mollo un urlo pavarottiano e cala il silenzio da parte della Natura circostante, dai grilli del giardino, i due gatti, il figlio del vicino aspirante batterista e oltre alla pelle d’oca, ammetto, mi provoca una “erezione”.

Chicco comincia con 5 interminabili minuti col raccontare quanto sia stato bravo a farla venire nella tanto temuta Fossa dei Leoni di La7, di quanto MELONI non lo abbia mai pensato e mai ha attaccato i suoi spettatori, etc. “Sta solo accarezzandola per poi colpirla duramente con una mazza da baseball nascosta”, penso io…ora le fa la prima domanda, lei risponde con dei numeri buttati a mentula canis come parmigiano sulle penne lisce e lui ZAAAAKKKK, le snocciola i dati reali, veri, ponderati [peraltro puntualmente riassunti dalla GABANELLI pochi minuti prima durante il TG], richiamando cartelli numerati senza una apparente logica e pungendo con sarcasmo, come una Chimera mezza FLORIS e mezza GRUBER.

Via con la prima domanda e…MELONI parte con un comizio ininterrotto, con un Chicco sorridente e se visto alla VAR e ingrandendo, zoomando, pure ammiccante e annuente. Tennisticamente parlando Chicco passa subito sotto 0-15 senza che abbia avuto la capacità di ribattere.Ma è pronto al secondo servizio.

Ora piazzerà un ACE, spero…Chicco parte e batte la seconda domanda….e altro comizio ininterrotto e senza ribattuta… 0-30, anzi gioco direttamente.

Chicco, giornalista fra i primi 5 nella Top-Ten, sta giocando come Agostino CIMELLI.

Agostino CHI?...APPUNTO…

Chicco lo sa che sui social si stanno scatenando contro di lui, lo percepisce, i suoi sensi di "RAGNO SVIOLINO" sono in allarme, si vede che gli stanno fischiando le orecchie. Anni di nomea di quello che non la manda a dire e che il Potere è LUI e ora si ritrova davanti a MELONI come un VESPA, un PORRO, un DEL DEBBIO qualsiasi genuflesso dalla parte opposta [cit.].

Dalla Regia lo sanno, lo vedono agitarsi e dissimulare un sorrisetto nervoso, come notano pure che vorrebbe spezzare le catene che gli legano le mani, ma gli fanno cenno di resistere, forse gli mostrano il contratto fatto dalla Redazione con MELONI per farla venire, lo incitano a pensare ai bei tempi quando massacrava un politico minore.

In tutto trascorrono 30 minuti circa, mezz’ora di comizio, mezz’ora di autoproclamazione, accuse ai precedenti Governi Komunisti, di epocali accordi con “gli amici storici albanesi” [storici recenti, ovviamente e non quelli della Guerra o di quando venivano a “rubarci il lavoro o a stuprare le nostre donne”.

La mezz’ora più lunga e imbarazzante della Vita professionale del Chicco nazionale, la mezz’ora dove il suo TITANIC, ritenuto inaffondabile, scompariva miseramente fra i flutti di un mare calmo senza nemmeno urtare uno scoglietto, giusto per salvare la dignità.

Chicco saluta una trionfante Meloni con tanto di siparietto simpatico alla fine e tira un sospiro di sollievo, mentre la sigla risuona nello Studio pure stonata, come a canzonarlo.

Non so se per sottolineare la magra prestazione o perché ne abbia subito colto la possibilità di un “gol mundial” ma un dinamico duo in piena forma atletica, Gruber-Giannini, hanno massacrato un Salvini che, a un certo punto, mi ha fatto pure compassione e stavo per lanciargli pure un asciugamano contro il televisore, come quando il Secondo vuole interrompere l’incontro di boxe perché il suo pugile è rintronato e in difficoltà. La Cazzimma si poteva tagliare col coltello e se si facessero le Olimpiadi della Cazzimma, Gruber e Giannini li eliminerebbero per sospetto doping.

Vedremo come gestirà le interviste agli altri leader, se li lascerà fare un comizio oppure li incalzerà come ci si aspetterebbe da Chicco. In ogni caso avrà perso l’occasione di “entrare nella Storia” anche solo rifiutandosi di prestarsi a questo teatrino e invece PUFFFFF, tutto affonda come uno SCHETTINO qualsiasi... "CHICCO TORNI A BORDO, CAZZBIPPP!! "

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