LA CASALINGA DI VOGHERA

Se c'è una cosa che più si allontana dalla Giustizia è la GENERALIZZAZIONE.
Questo perché colpisce indiscriminatamente tutti i ricadenti nella categorizzazione implicita o esplicita che la generalizzazione evoca.
È un vizio antico, peggio, una malattia autoimmune della quale ne soffre addirittura la Divinità.
La Bibbia è piena di generalizzazioni, a cominciare dal suo Popolo prediletto, Israele. 
L'ira o l'antipatia della Divinità si scaglia indistintamente contro chiunque rientri in una generalizzazione e così Gomorra, Sodoma, farisei, samaritani e così via.
Addirittura, pur di accentuare questa uguaglianza fra Generalizzazione e Giustizia divina, la Divinità sfida Abramo a trovare almeno dieci persone giuste agli occhi di Dio e degli Uomini... ne trovò solamente una, Lot, una persona a modo. Uno che per evitare che ai tre ospiti facessero la "festa" [in realtà tre Angeli mandati dalla Divinità], offrì in cambio le sue due figlie vergini.
Insomma, se può e a ragione generalizzare la Divinità Perfetta, perché non può farlo anche la sua Creatura imperfetta?
La risposta sarebbe ovvia, retorica, "perfetta", ma l'Uomo si è sempre soffermato ai titoli, agli incipit, non finisce mai di leggere tutto il testo e se lo fa non lo capisce, nemmeno se glielo si propone come semplice metafora o disegnino. Insomma, è imperfetto.
E così, tronfio di essere generalizzato e omologato nella Somiglianza con la Divinità, generalizza a sua volta creando orrori, crimini, ingiustizie, violenze.
Ovviamente smette di generalizzare se ricade lui stesso nella generalizzazione. Allora diventa un monaco certosino svizzero [no, meglio non evocare, generalizzando, la Svizzera 😒😞].
Ma in generale, generalizza generalizzando generiche semplici e casuali appartenenze, generalizzandoli in ben distinte categorie, ognuna presunta possedere le medesime caratteristiche e, soprattutto, COLPE.
Abbiamo i Terroni, i Polentoni, i Napoletani, i Sardi, etc., ognuno con la propria caratteristica generalizzata. Molto di tutto questo dobbiamo al Cinema, il quale ha stereotipato, generalizzando, aspetti di una piccola parte della popolazione, peraltro presenti in tutte le popolazioni. E così abbiamo il veneto ubriacone, il toscano bestemmiatore, il milanese imprenditore/lavoratore, il ligure tirchio, il torinese falso e cortese, il romano caciarone, il napoletano che ti frega, il siciliano mafioso, il sardo pastore, etc.
Notate come per certi Popoli si generalizza con la città e per altri con la Regione? I Campani sono tutti napoletani, lo stesso i laziali con Roma, i sardi, siciliani, calabresi etc con la Regione di appartenenza.
E poco conta se uno è di Cagliari, di Sassari, di Nuoro o Oristano... si è sempre e solo Sardi.
Il problema potrebbe non essere un problema se non fosse che per alcuni [stavo per generalizzare ma mi sono trattenuto] la generalizzazione è un assioma del suo Pregiudizio e qualsiasi avvenimento soddisfi questo bias, per lui quell'assioma diventa un corollario.
Dalla generalizzazione nasce il Razzismo, l'Omofobia, il Patriarcato, etc, giustificando e, addirittura reclamando, un "diritto all'Odio", diventando un'attrazione elettorale per minchioni [generalizzazione voluta].
Ma perché questa Bustina? 
Perché, notizia di ieri, Vittorio FELTRI ha intenzionalmente voluto [lo so, è una ripetizione ma rafforza... 😎] offendere Ilaria SALIS definendola "vestita come una cameriera di Catanzaro", plaudito ahimè da molti. Ora, non conosco per non esserci mai stato nella splendida Catanzaro [la conosco grazie a Linea verde e Bell'Italia], ma non penso che le cameriere vestano una divisa particolare distintiva e propria della Città, come può accadere in certe Stube birrerie in Sud Tirolo, per dire. Il Littorio nazionale... opps, Vittorio [lapsus freudiano] ha semplicemente offeso se stesso e la sua residua poca Dignità... "è fattuale".
E pensare che Litt... uff.. Vittorio è stato il candidato della destra per la carica di Presidente della Repubblica, cioè questa destra ha visto in lui il suo Campione, colui che meglio poteva esprimere i valori rappresentativi di Unità nazionale, equidistanza e di garanzia per il rispetto della Costituente, in particolare dell'articolo 3 "Tutti i cittadini hanno pari dignità socialesono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."

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