SALVATE IL SOLDATO MICHELE


Ogni Nazione, ogni Popolo ha i suoi Eroi.

Grandi Uomini e Donne che, con la loro abnegazione e sacrificio, hanno contribuito alla Salvezza, alla Difesa, alla Vittoria e alla Crescita dei propri Figli.

Di questi Grandi Uomini e Donne rimangono le Opere ad imperitura memoria, come esempio per tutti.

Per altri invece rimangono a volte solo i ricordi nella Gente, sopravvivendo cosi nel Tempo e di solito trasformandosi in Leggenda.

A volte questi Eroi sopravvivono alle loro imprese e a loro la Gente guarda come ad una Persona speciale, capace di qualsiasi Impresa.

Anche il nostro Paesello ha il suo Eroe, vivo, vegeto e semovente. Sì semovente, purtroppo, perché relegato su di una sedia a rotelle a motorino elettrico.

Michele, questo il nome del nostro Eroe, ha conquistato quella medaglia durante la II Guerra Mondiale in quell'Isola Greca tristemente famosa per l'eccidio di un'intera Divisione, una Divisione di Eroi: La Divisione Acqui.

Michele è sopravvissuto quasi che il Destino volesse scongiurare un potenziale Oblio della Storia e così assicurarsi di avere una "memoria storica" vivente e testimone dei fatti che resero Eroi i nostri Padri.

Il 4 novembre scorso, come in tutte le Città d'Italia si è festeggiata l'Unità Nazionale e le Forze Armate ed in prima fila, con la sua Bandiera fieramente portata, la bustina logora con le insegne del Reggimento, le mostrine di stoffa, oramai scolorite, stava lì, fiero, il nostro Eroe.

La giornata era uggiosa e triste, quasi che pure la Natura volesse partecipare con il meteo a quella mesta giornata. La cerimonia solenne si concludeva con la deposizione al monumento ai caduti presso la statua del milite ignoto che, per una coincidenza artistica, somiglia appunto a Michele. 

Il pomeriggio, nella Sala Civica, è stata allestita una mostra fotografica su quegli anni. Foto riportanti scene di vita militare scattate al fronte, volti tesi, volti di ragazzi diventati in fretta uomini, diverse da quelle dei loro coetanei odierni viste durante il picchetto d'onore alla Cerimonia.

Ma le foto ritraevano anche scene diverse, istantanee di Vita quotidiana, il mercato, la chiesa, i lavori nei campi con i visi sorridenti nonostante la fatica.

Improvvisamente un bambino con il suo zucchero filato urla "MA É LUIIIIIII!!!!!"

All'inizio nessuno ci ha badato, insomma c'era una caciara tremenda e il grido di un bimbo passa inosservato Ma le insistenze del bimbo alla fine hanno ragione su ogni altra cosa ed ecco crearsi un capannello di gente di fronte alla Bacheca ove erano esposte una serie di fotografie 

Una di queste riguardava uno scorcio di una località di mare con un gruppo di persone intente a passeggiare lungo la via, gustandosi un gelato coi bimbi vestiti alla marinaretta, alla moda del tempo.

Sullo sfondo un piccolo baretto e l'immancabile carretto dei gelati e chi stava intento a servire una granatina ad una bella coppietta? Lui il nostro Eroe Michele.

Nulla di strano un'immagine scattata durante un momento felice e spensierato del nostro Paesano, se non fosse che la foto riportasse una didascalia con tanto di luogo e data “Capri 10 settembre 1943”.

Durante i fatti di Cefalonia e Corfù il nostro Eroe aveva a che fare con GRANITE e non con GRANATE, come ci aveva sempre fatto credere.

Subito tutti gli sguardi si sono rivolti a cercare l'oramai Ex-eroe e finalmente eccolo intento a spingere a tavoletta il piccolo motore elettrico, affrontando il lungo rettilineo che porta al ponte sul fiume Tartaro [il fiume del mio Paesello suggestivo vero?]. 

Inseguito da tutti, dal Presidente dell'Associazione Combattenti e Reduci in testa, dal Sindaco e mezza Giunta comunale, il Maresciallo dei Carabinieri, il Vigile Urbano e poi tutto il Paesello presente, Michele ribattezzato MICHAEL come l'omonimo tedesco Schummy, sfrecciava sul suo trabiccolo.

Ma vista la mala paranza, Michele ci riserva un altro Coup de Teatre alzandosi sulle sue gambe ed esibendosi in uno scatto da 100metrista tanto da ricordare Ben Johnson dopato, riuscendo perfino a seminare il Gruppo sportivo podistico di VIGASIO [VR] e facendo perdere le proprie tracce.

Oramai la serata volgeva al termine e di Michele nessuna traccia. Di lui rimaneva solo la sedia elettrica con dentro le custodie delle medaglie e gli scontrini del negozio di anticaglie dove le aveva acquistate ed un foglio in originale con evidenti cancellature a bianchetto dove trasformava un foglio di Sana e Robusta costituzione in una Certificazione di Invalidità permanente.

Che tristezza, di punto in bianco ci siamo ritrovati senza Eroe, senza vanto coi Paeselli vicini perché finora privi di un Eroe da sfoggiare.

Ma potevamo permetterci di perdere un Eroe ancorché farlocco ed esporci al ludibrio dei vicini di Paese?

Il Sindaco ha indetto un’Assemblea comunale a porte chiuse con partecipanti tutti quelli presenti e costretti dai Carabinieri e dal Vigile Urbano ad entrare nei locali del Circolo del Pensionato e lì decidere, pena ritorsioni come il non ritiro della monnezza, il mantenere il Silenzio e il Segreto.

Torna Michele la tua sedia a rotelle ti aspetta e quella galeotta fotografia di Capri è stato soltanto un curioso caso di sosia, mentre per il “MIRACOLO” del ritorno a camminare, il Don sta avviando le pratiche con la Curia vescovile, naturalmente con l’immediata cessazione dell’assegno di invalidità di guerra e di accompagnamento.

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