GIRARE AL LARGO


[AVVERTENZE: NON FATELO A CASA]

Cosa accadrebbe se una astronave si avvicinasse a un emettitore di onde gravitazionali?

Diciamo subito che avvicinarsi o semplicemente navigare nei suoi pressi sarebbe cosa ardua, se non impossibile... al pari di una nave in avvicinamento alla costa durante una tempesta.

Sistemi planetari con stelle binarie [e più] o anche con buchi neri binari non potrebbero raggiungere un equilibrio gravitazionale [orbite stabili] se non a grandissime distanze e spazzando via quelli "vicini". Le onde gravitazionali si propagano seguendo il "tessuto" dello Spazio-tempo, muovendo un punto in alto e in basso [onde trasversali] e non lungo la direzione di propagazione. Semplificando al massimo e facendo un facile e divertente esperimento in casa, magari coi bimbi, immaginiamo lo Spazio- tempo come il lenzuolo ben teso di un grande letto. Se al centro mettiamo una palla, questa affonderà creando un "pozzo" tanto più profondo ed esteso quanto più è pesante la palla.

Se mettiamo una biglia sul lenzuolo, questa biglia rotolerà verso la palla pesante seguendo la depressione creata [insomma, la Gravità]. Per evitare che la biglia cada o la si pone molto lontano dalla palla o se sta vicina la si fa girare intorno [orbita], in modo che la forza centrifuga della biglia pareggi quella che la porta verso la palla. In un sistema con una stella il tutto avviene senza problemi ma se, alla palla centrale, aggiungiamo un'altra palla, queste dovranno girare fra loro per evitare di cadere l'una sull'altra creando sul lenzuolo [Spazio-tempo] delle increspature [onde gravitazionali], rendendo la rotazione orbitale della biglia molto instabile... a meno che non la allontaniamo molto dal sistema "stellare" binario, ternario etc. 

Queste onde si muoveranno alla velocità della Luce, facendo increspare il lenzuolo. 

Un ipotetico oggetto [pianeta, navicella, etc] che si trovasse nelle vicinanze ne subirebbe l'oscillazione che, come anticipato, sarebbe dall'alto verso il basso [perpendicolare rispetto alla direzione di propagazione delle onde gravitazionali] come uno cubetto di ghiaccio dentro uno shaker, con la conseguente dilatazione e compressione a velocità prossime a quella della Luce [ma essendo dotati di massa non potranno eguagliarla] e subendo, per le forze di marea, deformazioni sensibili dello Spazio-Tempo ["spaghettizzazione", disintegrazione molecolare, etc].

Man mano che ci si allontana le onde gravitazionali perdono di intensità per via della dilatazione del "lenzuolo", influenzando sempre meno gli oggetti che incontrano. Lo "stiramento" dato dalle onde gravitazionali che colpiscono la Terra ci fanno dilatare di frazioni di atomo, praticamente nulla ed impercetibile.

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