O ROMA O MORTE
Notoriamente un Condottiero, un Generale oltre ad avere la "Supremazia" sui suoi sottoposti dal punto di vista Gerarchico è anche a loro elevato Culturalmente.
È vero, non tutti sono così, un'eccezione che ne conferma la regola è quella di Peppino Garibaldi che tra i suoi Mille annoverava Ingegneri, Dottori, Avvocati etc etc Insomma rischiava quasi di farci lui una brutta figura non avendo mai conseguito un titolo di studio.
Comunque dev'essere stata una bella soddisfazione per Lui potersi rivolgere ai suoi Uomini e sparare le citazioni, dire frasi famose o gridare incitazioni memorabili ed essere, soprattutto, capito al volo.
Gli antichi Romani lo avevano già intuito e, non potendosi permettere un Esercito di Intellettuali alla Peppino, anche perchè per quanto uno voglia filosofeggiare sui detti popolari, ne uccide per davvero di più la Spada della Penna, non sarebbe un bel vedere un Cavaliere Medievale Corazzato con una Excalibur di 2,5 metri che sfida a regolar tenzone un impiegato di VI livello armato di BIC Cristal "Punta Fine".
Dicevo dei Generali Romani che per ovviare a cotanta ignoranza fra i ranghi, usavano portarsi con loro un Uomo di Cultura, un Letterato, un Uomo che avrebbe avuto la Capacità e la Possibilità di capirlo e con il quale avere una conversazione appagante dal punto di vista intellettuale, oltre a riportarne la cronaca e le gesta per i posteri.
In effetti siamo stati fuorviati dalle trasposizioni cinematografiche delle più Grandi Battaglie del Passato, sia esse Reali sia Immaginarie.
Indimenticabili le arringhe di Maximus ai suoi Uomini nel film "Il Gladiatore" o quelle di Achille in "Troy" o per dirne una Immaginaria l'indimenticabile discorso de "Il Signore degli Anelli".
Ma credete davvero che le cose si siano svolte così? Credete davvero che quelle Bellissime, Altissime, Levissime parole pronunciate davanti al Campo di Battaglia, con il rumore del vento, le bandiere e i vessilli garrenti, il fuochi dei campi accesi e tutto il Romanticismo che quei momenti possono evocare venissero veramente così vissute da quella Banda di Ignorantoni capaci solo di menar le mani, uccidere, saccheggiare, combattere etc etc?
Pensate a Leonida, il Re Spartano che nel 191 A.C. insieme a 300 Eroi resistettero alle Termophili ad un Esercito di oltre 2 milioni di soldati Persiani di SERSE.
Ebbene, Leonida raduna gli Eroi e dall'alto di una roccia guardando la pianura sottostante Grida "ALLE TERMOPHILI" e i suoi Uomini ignoranti pensano invece di dover andare ad una località di Cure Termali come ad Abano Terme, mostrando uno spettacolino poco edificante per il fior fiore della Società Spartana, vestendo improbabili accappatoini alla VANNACCI, boxer con gli orsetti etc etc.
Mi immagino le facce dei soldati prima della battaglia che ascoltano il loro Capo mentre li Arringa con queste parole e loro, sguardo ebete pensando a casa, alla moglie, ai figli, al mutuo o a quello che dovrà fare di lì a breve. Più facilmente non pensando a nulla, magari pensando a come svignarsela.
Chissà perchè per la mia esperienza militare le arringhe dei miei Comandanti prima di una esercitazione o sfida con le altre Compagnie erano invece molto Terra a Terra. Si declamava la "CERTA" superiorità di attributi sessuali rispetto al nemico a qualche considerazione pittoresca sul lavoro delle loro Mamme, su illazioni riguardo i loro gusti sessuali e su qualche indicibile pratica, sempre sessuale, da praticargli da lì a poco.
Su questo punto ricordo che un brutto pensiero mi percorreva la mente ed un brivido freddo lungo la schiena, insomma rischiare la Vita, combattere per la Patria per cosa? per quale Miraggio? un incontro Omosessuale con il Nemico? Posso capire si trattasse di Amazzoni, ma un omaccione sporco e sudato francamente mi faceva schifo
Nella Realtà le frasi storiche, quelle belle parole sono sì state pronunciate, ma dette nell'intimità di una Tenda dal Condottiero al suo Stato Maggiore ed al suo Scrivano, unico pubblico in grado di capirle e apprezzarle.
E ora, miei cari bustiner, è tempo di conquistare il VALHALLA, prendere a calci qualche deretano divino e, soprattutto, ricordiamoci che l'acqua fa male, il vino fa cantare.
Questa è la regola che insegnano gli sguisseri.
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