LA FORTUNA DI ESSERE GLI ULTIMI
"Beati gli ultimi perché saranno i primi": uno dei passi più noti e citati del Vangelo, spesso richiamato per consolare o auto-motivarsi in situazioni di svantaggio. Tuttavia, ci si limita di frequente a questo incipit senza completare la frase: "... nel Regno dei Cieli". In questo modo, la consolazione si sposta su un piano ultraterreno, posticipando la giustizia o il riscatto a una realtà futura, oltre la vita terrena. Un altro aspetto fondamentale di questa massima è il suo implicito affidarsi alla misericordia altrui, rappresentata, in questo caso, da una Divinità che ama, protegge, guida, ma che, al contempo, punisce come un Padre severo. Questo pone un interrogativo: se volessimo migliorare la nostra condizione da "ultimi" nel presente, non dovremmo forse fare affidamento su noi stessi o, in una visione collettiva, sulla nostra società? Per chi ha Fede, la massima evangelica può rappresentare una speranza trascendentale. Ma per chi vive i...