86.400



Immagina questa scena: ti svegli, ti stropicci gli occhi, magari bestemmi in tre lingue diverse perché è lunedì, e... PUF! Sul tuo conto compaiono 86.400 euro. Così, dal nulla. Nessuna truffa nigeriana, nessuna zia sconosciuta dell’Ohio. Soldi veri. Ottantaseimilaquattrocento. 
Ogni-Singolo-Giorno.

C’è solo un piccolissimo dettaglio [niente panico]: spariscono a mezzanotte. Puff, kaputt, addio. Non si accumulano, non puoi infilarli sotto al materasso, né metterli in un fondo pensione svizzero. Hai solo quelle ventiquattro ore per darci dentro. E allora che fai? Vai in tilt per la prima mezz’ora [un classico], poi ti metti sotto. Prenoti quel viaggio in Giappone, offri la cena a tutti gli amici [anche a quello che ti deve ancora venti euro dal 2012], compri un bassotto anche se non hai tempo manco per un cactus, e magari fai anche una donazione, così giusto per bilanciare il karma.

Perché sì, lo capisci subito: quando hai qualcosa che devi usare oggi o niente... ti ingegni per sfruttarlo al massimo.

Ora, scusa se rovino la festa, ma te lo devo dire: ogni giorno ne ricevi davvero 86.400...di secondi. Sì, secondi. Non euro. Già vedo il tuo entusiasmo scendere sotto zero. Ma aspetta.

È lo stesso principio! Stesso numero, stesso vincolo: non si conservano, non si congelano, non si mettono sottovuoto. A mezzanotte: puff! Andati. Che tu li abbia usati per scrivere il romanzo della tua vita o per scorrere video su YouTube fino a diventare parte integrante del divano.

Ecco il punto: se avessimo tutti questi secondi sotto forma di banconote da un euro, ce li incolleremmo in fronte, li spenderemmo con amore, magari anche con un po’ d’ansia da prestazione. Ma siccome sono "solo" tempo... eh, allora via a sprecarli come coriandoli a Carnevale.

E invece, pensa un attimo: ogni secondo è un investimento. Tipo la Borsa, ma con meno cravatte e più emozioni. Puoi investirlo in una risata che ti salva la giornata, in un “ti voglio bene” che qualcuno aspettava da anni, o – perché no – in un’epica litigata col tuo forno a microonde che ha deciso di morire proprio quando volevi scaldare il pranzo.

Lo diceva anche Seneca, mica l’ultimo degli influencer: “Non è che abbiamo poco tempo, è che lo sprechiamo malissimo.” E lui non aveva nemmeno Netflix.

Ora, in mezzo a un mondo che ti bombarda di notifiche, pubblicità che ti inseguono anche nei sogni, e messaggi vocali da sei minuti che cominciano con “ti rubo solo un attimo”... riuscire a vivere davvero quei secondi è un atto rivoluzionario. Un po’ come mangiare la pizza con forchetta e coltello: raro, ma possibile.

La verità è che non devi riempire ogni momento di cose da fare per sembrare produttivo. Basta scegliere bene. Anche solo decidere che quei dieci secondi li passi a guardare il cielo e dire “wow” come se fossi in uno spot della Barilla.

Perché sì, il tempo è un regalo. Ma è un regalo strano: non si scarta, non si scambia, e soprattutto non si restituisce. Quindi, tanto vale usarlo per qualcosa che ti fa dire: “Ehi, questo secondo l’ho proprio speso bene.”

È un po’ come dire: “Carpe diem”, o come direbbe qualcuna "Hic et nunc" no? Cogli l’attimo, perché domani avrai altri 86.400 secondi, ma quelli di oggi non tornano più. Ogni secondo è una scelta: puoi passarlo a lamentarti o a costruire, a rimpiangere o a vivere.

Domani ne avrai altri 86.400. Ma quelli di oggi? Game over.

Allora, la vera domanda non è “quanto tempo hai?”... ma “come diavolo vuoi spenderlo?”

E se la risposta è “scrollando il feed finché mi sanguinano gli occhi”, beh... almeno fallo con stile.

Commenti

  1. Stupendissima 😉 la metafora degli euro associati ai secondi! 😊
    Una bustina da far girare. Fa davvero riflettere... Il messaggio dell'intera bustina ruota attorno a questa filosofia: cogliere l'attimo, perché il tempo non si conserva e non si restituisce, quindi vivi "Hic et Nunc"!
    Principio sul quale si muove il Counseling.

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