LA DIONEA E L'ARTE DELL'ATTESA

C'è una pianta là fuori, piccola ma letale, che insegna una grande verità: non tutto ciò che si muove merita una reazione. Si chiama Dionaea muscipula, nota ai più come Venere acchiappamosche. 
Sembra una creatura uscita da un cartone animato anni '90 – foglie dentate, scatto felino, istinto predatorio. Eppure, sotto quel look da trappola carnivora, si nasconde una mente calma, zen, persino filosofica. Anzi, una maestra di vita.

Perché, diciamocelo, nel momento del panico, chi non sbatte le ali? Quando qualcosa ci spaventa, ci minaccia o ci delude, la prima reazione è: "Devo fare qualcosa! Subito!" E invece no. La dionea, che pure ha tutti gli strumenti per reagire al minimo tocco, non lo fa. Aspetta.

Non basta un solo colpo per farla chiudere. Ne servono due, e neppure troppo distanziati: 30 secondi è il tempo massimo. Un sassolino? Una goccia d'acqua? Un insetto nervoso che scivola via? Lei non si lascia ingannare. Solo chi insiste, chi si dimena, chi non sa stare fermo, finisce tra i suoi denti verdi. Gli altri… liberi. Salvi. Illesi. Magari umidi, ma ancora vivi.

Ecco allora la morale verde e silenziosa della dionea:

Se sei in difficoltà, stai fermo. Respira. Non dare di matto.
La vita, come la trappola, forse ti sta solo testando.

Immagina: sei in una riunione e ti fanno una domanda a bruciapelo. Invece di agitarti, rispondi come farebbe la pianta – non subito. Aspetti il secondo tocco. Valuti se vale la pena di chiuderti, di reagire, di mandare tutto in digestione. Magari era solo un sassolino.

Oppure sei in una discussione, e qualcuno ti provoca. Ti punge, ti sfida. Primo tocco. Non reagire. Aspetta. Se insisterà, avrai tempo per rispondere. Ma se è solo un moto passeggero, uno spiffero emotivo… perché sprecare energia?

La dionea ci insegna che l'intelligenza non è nella forza della reazione, ma nella scelta di reagire solo quando serve. E che l'agitazione, a volte, è la vera trappola.

Quindi, la prossima volta che ti senti minacciato, respira. Fai come la dionea: non chiuderti subito, non mordere per riflesso. Aspetta il secondo tocco.

Potresti scoprire che la minaccia era solo vento. E tu, come lei, potrai restare lì, dignitosamente aperto. Con stile. E magari un po’ di rugiada.

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