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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

VANNACCI'S LIST

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“ Credo che delle classi con  ‘caratteristiche separate’ aiuterebbero i  ragazzi con grandi potenzialità a  esprimersi al massimo, e anche quelli   con più difficoltà verrebbero aiutati in   modo peculiare. Non è discriminatorio ” [R. VANNACCI] VANNACCI, il Generale divenuto un fenomeno letterario con un libro dove racconta un Mondo, a suo avviso, al contrario [un Mondo dove delle minoranze di persone "anormali" pretendono diritti, come tutti i "normali"], riprende la ribalta con un'intervista dove, fra le altre cose ribadite, propone la distinzione delle classi scolastiche in base alle potenzialità che un minore può esprimere. L'intervista ha scatenato un sacrosanto putiferio, inaspettatamente anche da parte della destra [pure La Russa, uno che di sproloqui se ne intende] e pure in casa Lega, tanto da considerarlo al di fuori della Lega stessa e il che è tutto dire. Ma la cosa ha una spiegazione: Finché si attaccano gli omosessuali, che pe...

25 APRILE

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Per ricordare che non siamo nati in un Paese Libero...ma in un Paese Liberato.

CREATI O EVOLUTI?

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Entro in punta di piedi in questa discussione il cui tema mi ha sempre incuriosito, interessato e permesso di speculare fra Fede, filosofia e scienza. Comincio col dire che sono assolutamente convinto dell'Evoluzionismo [per me non è più una teoria ma è una certezza scientifica]. Però il mio pragmatismo fa i conti o meglio, si scontra, con una speculazione sull'origine della Vita, dalla "Creazione" alla sua evoluzione.  Mi rifaccio allo studioso spagnolo musulmano Averroé dove Fede e Ragione proseguono per vie differenti ma concludono alla medesima meta [San Tommaso d'Aquino ha poi "specificato" che in una sorta di "pareggio", cioè quando entrambe non riescono a "spiegare", prevale la Fede"]. La mia riflessione parte da quella prima cellula che, in un brodo primordiale fatto da aminoacidi, proteine, elementi organici, energia, etc, ha cominciato una Vita autonoma. La scienza chiama questo processo naturale come ABIOGE...

CHI TI HA DATO LA PATENTE?

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Una delle domande più affascinanti che l'Homo si sia posto è se esistano altre Creature Viventi oltre a quelle presenti nella Terra. A tale domanda ognuno di noi dà una risposta più o meno personale, più o meno corredata di conoscenze scientifiche più o meno fantasiose. Tutte queste risposte, dalla più seria [seria perché? La serietà come la determiniamo, in base a che cosa?] alla più fantasiosa [idem come prima], sono degne di essere espresse, ascoltate e anche discusse. Possibile che il nostro Creatore si sia limitato a fancazzeggiare solo su questo piccolo Pianeta? Possibile che in tutto l'Universo o negli altri non vi sia una forma di Vita Intelligente? La Scienza Statistica ci dice che è probabile che questo sia vero e cioè che esistano tantissimi [ma ne basterebbe uno]che potrebbero ospitare una qualche forma di Vita. In una puntatona di Alberto Angela, un illustre scienziato americano, ma di origine italiana [avete notato che quando si deve avvalorare una tes...

LEI NON SA CHI SONO IO

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E meno male, aggiungo io. Se il buongiorno si vede dal mattino, uno così non lo voglio conoscere. Eppure nel mondo ci sono miliardi di persone delle quali non sappiamo nulla, e non ce ne può fregare di meno di conoscerle. Tuttavia, per altrettanti miliardi di persone la cosa sembra essere un peso. Andy Warhol affermava che ognuno di noi avrà, prima o poi, 15 minuti di notorietà. Durante un'estenuante mattinata lavorativa, questo aforisma warholiano ha cominciato prepotentemente a intasare le sinapsi del mio cervello. Beh, non è che abbia trovato una strenua resistenza e comunque non è che ne avesse tante da occupare. Volevo anch'io i miei 15 minuti di popolarità. Più facile a dirsi che a farsi. Non è che ci sia una troupe televisiva o un giornalista o quant'altro per soddisfare all'istante questa voglia di popolarità. L'unica cosa è, quindi, aspettare pazientemente che la cosa capiti, aspettare il proprio turno. Sì, aspettare, ma quanto? Quante persone ci so...

NON MENARE L'ALIENO CHE DORME

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Durante la kermesse sanremese, la programmazione televisiva delle altre emittenti concorrenti è risultata piuttosto scadente. Comprensibile, considerando che trasmettere qualcosa di qualità, per quanto interessante, contro la "Corazzata Sanremo" sarebbe stato un "massacro" in termini di Auditel. Tuttavia, non tutto Sanremo merita di essere seguito, e ogni tanto si fa un po' di zapping. È proprio durante uno di questi salti tra canali che mi sono imbattuto in alcuni dei grandi classici del cinema sugli ALIENI. I film seguono il solito cliché: gli alieni arrivano sulla Terra, ci minacciano mostrando la loro tecnologia avanzatissima e i nostri sistemi d'arma, pure quelli degli USA, risultano inutili. Dopotutto, se nemmeno gli americani riescono a fermarli, figurarsi noi. Ovviamente, per esigenze di copione e per non farci passare una brutta serata o creare ansie da apocalisse aliena, la trama prende una svolta positiva. Un gruppo ristretto di protag...

LA SCIENZA NON GIOCA A DADI

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Fin da quando l’uomo ha dovuto guadagnarsi il pane con il sudore della fronte e preoccuparsi del futuro, ha sempre cercato un modo semplice e veloce per conoscerlo in anticipo, questo benedetto Futuro. All'inizio, immagino, abbia tentato di prevedere il meteo, fondamentale per i raccolti o per il pascolo degli animali. Altri cercavano di conoscere in anticipo le mosse del nemico, la propria salute o quella di un familiare, l’esito di un investimento, di una missione, di un evento sportivo, di un’interrogazione, e così via. In questo scenario, a fronte di un “bisogno”, qualcuno – un terzo – si ingegna per soddisfarlo. Gli approcci, semplificando, possono essere due: quello serio [scientifico] e quello cialtronesco. Il primo, quello serio, non dà risposte certe, almeno all’inizio, soprattutto se il problema è nuovo. Il cialtrone, invece, ha subito una risposta pronta: chiara, semplice, diretta, risolutiva e, soprattutto, piacevole da sentire. Facciamo un esempio. Tutti co...

ATTRAZIONE FATALE

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Mio nipote, quest’anno, dovrà fare la Prima Comunione. Si tratta di un traguardo importante nella vita di un cristiano, poiché rappresenta il primo Sacramento che si affronta da “essere pensante”. La preparazione avviene attraverso il tradizionale catechismo che, almeno per quello che ricordo, era soprattutto un’occasione per fare confusione con i miei amici. Eppure mi affascinava – e mi affascina ancora – la storia di quell’Homo, o meglio, di quel Dio fattosi uomo. Oggi, però, il catechismo mi entusiasma un po’ meno, soprattutto perché si aggiunge ai già numerosi impegni post-scolastici e, diciamolo chiaramente, cade proprio nell’unico giorno libero della settimana: la domenica mattina, prima della Messa. In parole povere, dopo sei giorni dedicati al lavoro [beh, non esageriamo, diciamo a dove passo il mio tempo], la domenica restava l’unico giorno da dedicare al mio hobby preferito: dormire. E invece no! Niente da fare. Sveglia all’alba, con il conto alla rovescia scandit...