TU SAI CHI ERA KUNDERA?
Scrivere fa male [ma non abbastanza da smettere] O della nobile arte di non farcela, ma con stile La storia della letteratura è costellata di ombre. Non si tratta solo delle ombre che abitano le pagine, quelle che animano i personaggi e i loro tormenti. Si tratta, più radicalmente, delle ombre che hanno abitato gli autori stessi. È impossibile ignorare la lunga, dolorosa sequenza di scrittori e scrittrici che hanno scelto di concludere volontariamente la propria esistenza. Cesare Pavese, Virginia Woolf, Paul Celan, Emilio Salgari, Primo Levi, Guido Morselli, David Foster Wallace, Sylvia Plath, Amelia Rosselli... l’elenco è tragicamente lungo, eterogeneo e inquietante. Ci si interroga spesso sul rapporto tra creatività e sofferenza. La domanda non è nuova, né originale, ma resta aperta e urgente: esiste una connessione profonda tra la capacità di esprimere la complessità del mondo attraverso la scrittura e una sensibilità talmente acuta da risultare, talvolta, insopportabile...