HOLYWEEN
È una sera di fine ottobre. L’aria è frizzante, le foglie scricchiolano sotto i piedi, e sul davanzale di una casa brilla una zucca ghignante. Bambini mascherati da scheletri corrono gridando “dolcetto o scherzetto”. Ti fermi un attimo a guardarli e ti chiedi: è solo un gioco o dietro quel sorriso arancione si nasconde qualcosa di più antico? Perché Halloween, diciamocelo, non è solo una festa importata dagli Stati Uniti. È un groviglio di riti celtici, reinterpretazioni cristiane e consumismo moderno. Tutto comincia con Samhain, il capodanno dei Celti, quando il velo tra vivi e morti si assottigliava. Si accendevano falò, ci si travestiva per confondere gli spiriti, si lasciava del cibo per placarli. Poi arrivò la Chiesa: nel IX secolo spostò Ognissanti al 1° novembre, trasformando la notte pagana nella vigilia cristiana, All Hallows’ Eve — da cui Halloween. Ma i vecchi fantasmi resistettero e riaffiorarono in America, dove la zucca sostituì la rapa e la festa divenne un c...